Colore: rosso rubino tendente al granato in invecchiamento Olfatto: aromi terziari, confettura di frutta rossa matura, note speziate e leggera tostatura Gusto: vino strutturato con tannini evoluti, equilibrata sensazione di morbidezza e alcolicità
Consacrato al suo antico prezzo pompeiano di, appunto, 4 Assi, come recita la scritta i cui graffiti sono riportati nella particolare retroetichetta unita a quella anteriore, questo Falerno è un vino in evoluzione, legato alle specifiche produzione dei 4 imprenditori che ora come in futuro, uniscono il meglio delle loro viti per arrivare al prodotto “Perfetto”.
Il Falerno del Massico è un vino prodotto alle pendici del Monte Massico, in provincia di Caserta, in un territorio che fin dal tempo degli antichi Romani dedicarono alla coltivazione della vite.
Quel Falerno di cui si parla diffusamente nei testi di Tito Livio, Plinio, Strabone, Marziale, come vino ricercatissimo e costosissimo nella Roma Imperiale. Tuttavia, nonostante la sua straordinaria fama nei tempi antichi, con la decadenza dell’Impero romano e la sua successiva caduta, si persero le tracce di questo mitico vino. La riscoperta della zona di produzione dell’area del Monte Massico, cominciò nel corso dell’800, ma solo negli ultimi 40 anni alcuni produttori del territorio hanno deciso di recuperare la grande tradizione riproponendo un vino che potesse richiamare alla memoria il famoso nettare dei tempi degli Antichi Romani. Nasce così la riscoperta di un grande terroir e di un vino che oggi si pone a pieno diritto tra le migliori eccellenze dell’enologia campana.
Il territorio su cui si sviluppa la denominazione è coincidente con l’Ager Falernus raccontato nei libri: Cellole, Sessa Aurunca, Carinola, Falciano del Massico, Mondragone. Cinque comuni alle pendici del Monte Massico, un’area delimitata a nord dal vulcano spento di Roccamonfina, ad ovest dal litorale domizio che collega Gaeta e Sinuessa (l’attuale Mondragone), e a sud dalla fertile piana di Terra di Lavoro.
Nome del vino: Falerno del Massico 4 Assi DOP Vitigni: aglianico 95% / piedirosso 5% Siti di impianto: Comune di Carinola loc. Ventaroli (CE) – Comune di Sessa Aurunca (CE) Suolo: argilloso / tufaceo Altitudine: 200 – 250 s.l.m. Forma di allevamento: guyot /cordone speronato Età del vigneto: 9 / 12 anni n° ceppi / ha: 5000 Sesto di impianto: 2,5 * 0,80 m Produzione ad ettaro: 50 -70 q/ha Resa in vino: 65 / 70%
Agronomia
Lavorazione sulla fila: inerbimento spontaneo e trinciatura Lavorazione sottofila: diserbo meccanico Selezione tralci produttivi: spollonatura manuale Diradamento grappoli: all’invaiatura con sfogliatura Potatura: manuale Difesa biologica: lotta biologica
Vendemmia
Epoca: settembre Selezionegrappoli: su pianta Raccolta: manuale in cassette da 18 kg
Vinificazione
Diraspapigiatura: soffice Rimontaggi: manuali alternati a follature delle vinacce e delestage Fermentazione: a T° controllata Lieviti selezionati: si Malolattica: si Macerazione prolungata: sulle vinacce a seconda dell’annata Affinamento: secondo disciplinare Imbottigliamento: riempitrice a leggera depressione Stoccaggio in bottiglie: 3 mesi in ambiente a T° controllata
Valori analitici medi
Alcol svolto: 13,00 acl % vol
Analisi organolettica
Colore: rosso rubino tendente al granato in invecchiamento Olfatto: aromi terziari, confettura di frutta rossa matura, note speziate e leggera tostatura Gusto: vino strutturato con tannini evoluti, equilibrata sensazione di morbidezza e alcolicità
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